MOSTRA
Frammenti
La Bellezza dell’imperfezione
opere di
Gian Luca Bianco
28 giugno – 13 luglio 2025
VERNISSAGE
28 giugno – ore 18:00
A cura di Carmen Moreno
INGRESSO LIBERO
Frammenti
La Bellezza dell’imperfezione
Gian Luca Bianco nasce a Milano nel 1967 da una famiglia di ottici. Inizia il suo percorso artistico nei teatri indipendenti milanesi, e, si perfeziona a New York presso The New York Conservatory for Dramatic Arts (NYCDA) e presso lo studio di Susan Batson. I suoi interessi artistici si sviluppano su più piani ed in ambiti differenti, con un comune denominatore rappresentato dall’interesse per Arte e Scienza.
La mostra sarà anche l’occasione per la presentazione del libro Frammenti e Macerie. Saggio sulla fragilità, la perdita, la resistenza, la trasformazione. Le macerie non distruggono tutto. A volte, rivelano ciò che era invisibile.

PORZIUNCULA
Porziuncola nasce come simbolo di un’eredità spirituale e culturale profonda, ispirata al pensiero di Francesco d’Assisi. L’opera invita a una riflessione sulle urgenze contemporanee, in particolare sulla necessità di ristabilire un rapporto armonico e responsabile tra l’essere umano e la natura.
Si presenta come un’architettura composta da legno bianco rivestito in ceramica, in cui convivono materiali semplici e simbolici: la terra, la iuta, il bianco e una luce intensa. Ogni elemento è scelto per stimolare nel visitatore un’esperienza di contemplazione e silenzio, aprendo lo spazio a una meditazione personale e interiore.
Realizzata appositamente per gli spazi di VOLUMNIA, l’opera si inserisce nel progetto Imbilico, avviato nel 2016 come risposta artistica e spirituale al sisma che ha colpito il centro Italia. Il progetto indaga il concetto di equilibrio precario e la possibilità di una rigenerazione consapevole, riaffermando il legame profondo dell’artista con la terra e con l’idea di una ricostruzione etica del nostro habitat.



IMBILICO
Attraverso le fotografie e i lightbox di Gian Luca Bianco (Milano 1967), vengono raccontati i terremoti avvenuti in Umbria, Marche e Abruzzo nel 2016, in una ricognizione che diventa un viaggio nel territorio in cui i frammenti di una tragedia si trasformano nell’opportunità di una rinascita e di una ricostruzione.






